Gli interventi di chirurgia refrattiva modificano lo spessore della cornea.È necessario che i pazienti che si vogliono sottoporre all’intervento con il laser presentino determinate caratteristiche corneali, il che significa che devono avere una spessore ed una curvatura idonei a poter eseguire l’intervento.
Alcuni pazienti non possono eseguire questo intervento a causa di patologie sia della cornea stessa, ad esempio il cheratocono, ma anche a causa di malattie oculari come il glaucoma o patologie retiniche che potrebbero compromettere l’esito dell’intervento.
La chirurgia refrattiva deve essere eseguita quando il difetto di vista è stabile, quindi nell’età compresa fra 20 e 65 anni.
È chiaro però che se una persona giovane, di circa 20 anni, vuole effettuare questo tipo di chirurgia, deve certificare la propria stabilità refrattiva eseguendo dei controlli oculistici che diano la sicurezza che il difetto di vista sia stabile da almeno 18 mesi.
Dopo l’intervento di chirurgia refrattiva è indispensabile attenersi ad alcune prescrizioni mediche. Bisogna evitare di stropicciarsi gli occhi, evitare di strizzare gli occhi e qualora gli occhi siano lacrimosi bisogna tamponare le lacrime che escono sullo zigomo non direttamente spingendo sull’occhio.
Queste accortezze valgono nei giorni successivi la chirurgia refrattiva. Quindi anche quando, ad esempio, ci lava il viso, asciugando, si deve fare attenzione a non spingere sugli occhi operati.
Questo è l’obiettivo che l’oculista si pone, effettuando tutte le valutazioni necessarie proprio per individuare l’esatta natura del difetto e per correggerlo completamente. Tuttavia occorre valutare ogni specifico caso ed è compito dell’oculista chiarire al meglio quali aspettative di risultato il paziente possa attendersi.
Il trattamento in sè non lo è. Per quanto riguarda i giorni successivi, la sensazione di dolore riferita dai pazienti operati con la tecnica PRK è molto varia: qualcuno avverte solo una leggera sensazione di fastidio, altri invece lamentano un certo grado di dolore che si attenua progressivamente fino a scomparire quasi completamente in 4-5 giorni. In caso di tecnica Lasik, dolore e fastidio sono assenti fin da subito.
Il recupero visivo completo o comunque il raggiungimento degli obiettivi programmati varia a seconda del difetto visivo trattato e della tecnica adottata. L’autonomia lavorativa si raggiunge in un tempo variabile fra i 2 ed i 10 giorni, sempre in funzione della tecnica adottata.
È fondamentale eseguire una visita oculistica che dovrà essere accurata e precisa grazie anche all’impiego di tecnologie all’avanguardia. I portatori di lenti a contatto devono sospendere l’uso almeno 3-5 giorni prima della visita.
L’intervento, eseguito in anestesia topica utilizzando un collirio, ha una durata di pochi minuti per occhio e si svolge in regime ambulatoriale. A fine intervento il paziente può andare a casa.
I controlli post operatori sono programmati per la valutazione del recupero funzionale e la gestione della terapia, che consiste nell’instillazione di colliri topici. La frequenza dei controlli varia in funzione del caso specifico e della tecnica adottata.