CROSS LINKING CORNEALE : la terapia conservativa che stabilizza il cheratocono progressivo.
Fino a pochi anni fa non esisteva nessuna terapia in grado di arrestare la progressione di un cheratocono evolutivo.
Se la malattia progrediva rapidamente l’unica soluzione era rappresentata dal trapianto di cornea. Allo stato attuale è cambiato radicalmente l’approccio al paziente con cheratocono grazie all’avvento di una tecnica conservativa, introdotta in Italia nel 2004, il Cross Linking Corneale (CCL).
Lo scopo del cross-linking è quello di rendere più robusta la cornea e quindi rendere la sua deformazione più difficile : prevede una prima fase di “impregnazione” della cornea, mediante istallazione di gocce di collirio a base di riboflavina, la vitamina B2; successivamente si procede alla fase di “irradiazione” esponendo il tessuto corneale ad un fascio laser di raggi ultravioletti di tipo A (UVA) a basso dosaggio.
Grazie all’azione combinata della vitamina B2 e dei raggi UVA si ottiene un aumento dei ponti molecolari che conferiscono maggiore resistenza agli strati più interni della cornea, rendendola più rigida e meno soggetta al processo di sfiancamento, caratteristico del cheratocono.
Quando ve ne sia indicazione è molto importante intervenire precocemente, poiché il cross-Linking è in grado arrestare l’evoluzione del cheratocono a partire dal momento in cui viene esso trattato. Il trattamento non è doloroso, il paziente viene fatto accomodare disteso su di un lettino, avviene in sala operatoria in ambiente sterile. Al termine dell’intervento viene applicata una lente a contatto terapeutica.
E’ essenziale l’esecuzione di periodici controlli post-operatori nei mesi successivi al trattamento, a cadenza quotidiana fino alla rimozione della lente a contatto (dopo 24-72ore). Il paziente esegue i successivi controlli, che devono comprendere topografia corneale, tomografia corneale, conta endoteliale ed OCT del segmento anteriore ad un mese, tre mesi, sei mesi e ad un anno dall’intervento.
A causa dell’assestamento post-operatorio degli strati più superficiali della cornea (epitelio), la valutazione dei risultati conseguiti va eseguita ad almeno un mese dal trattamento. I pazienti sottoposti a cross-linking possono riprendere l’uso di lenti a contatto a partire da 40gg dopo l’intervento e previo parere favorevole dell’oculista curante.