Oggi la diagnosi precoce del cheratocono gioca un ruolo fondamentale nella tempistica di trattamento e questa ha ulteriormente acquistato valore grazie all’introduzione nella pratica clinica di nuove metodiche mini-invasive di trattamento che arrestano la patologia. Esistono vari stadi della malattia via via ingravescenti ed in base alla situazione è necessario praticare delle terapie adeguate.
Nella diagnosi , nello studio e nel monitoraggio dell’evoluzione del cheratocono la tomografia corneale è l’esame di elezione. L’esame deve essere effettuato dopo aver sospeso l’uso delle lenti a contatto per un periodo variabile (20-40 gg a secondo del tipo di lenti semirigide o morbide).
La tomografia corneale è esame strumentale rapido e non invasivo che consente di evidenziare lo stato, la sede dello sfiancamento corneale (permette di analizzare la cornea punto per punto definendone la curvatura della superficie anteriore, posteriore e lo spessore) ed inoltre, con le mappe differenziali, permette di valutare la progressione della malattia.