Il cheratocono è una malattia progressiva non infiammatoria della cornea, che può portare ad un danneggiamento importante della visione, attraverso lo sviluppo di un astigmatismo irregolare ed una progressiva dilatazione ed assottigliamento della cornea che passa dalla forma di una sfera alla forma di un cono. Questo implica negli stadi avanzati una riduzione della vista non corregibile né con occhiali né con lenti a contatto.
L’incidenza del cheratocono riportata in letteratura è di 1/2000 casi nella popolazione generale, tuttavia, secondo statistiche più recenti, tali valori appaiono significativamente sottostimati e alla luce della diffusione delle indagini Topo-Tomografiche e Pachimetriche le incidenze sulla popolazione generale di 1/600-1/320 risultano più aderenti alle attuali capacità diagnostiche. In Sicilia ed in Sardegna l’incidenza risulta aumentata rispetto alla popolazione nazionale.
Ha un esordio puberale e generalmente bilaterale ed asimmetrico. Si tratta di una malattia progressiva ad andamento capriccioso e generalmente sporadica la cui componente genetica appare evidente solamente nel 10% dei casi, come carattere dominante, ma una trasmissione recessiva va ricercata con maggiore insistenza.
La sua velocità di progressione è legata all’età d’insorgenza: se si presenta precocemente ha una progressione molto rapida nella fase della pubertà. Tale progressione tende a rallentare dopo i 30 anni.
Nel Cheratocono la prevenzione rappresenta l’arma più importante per ottenere una diagnosi precoce che gioca un ruolo fondamentale nella tempistica di trattamento e questa ha ulteriormente acquistato valore grazie all’introduzione nella pratica clinica di nuove metodiche mini-invasive di trattamento che arrestano la patologia. Arrivare tardi può significare il dover ricorrere al trapianto.
Il Cheratocono rappresenta la maggiore causa di Trapianto di Cornea in Italia ed in Europa e la seconda negli USA dopo la cheratopatia bollosa.
Oltre alla VISITA OCULISTICA COMPLETA è necessario eseguire:
I controlli del paziente affetto da cheratocono, una volta posta la diagnosi, devono essere ravvicinati il primo periodo (4-6 mesi), mediante topografia corneale (le lenti a contatto gas permeabili vanno sospese 5-6 gg prima dell’esame), per valutare se è presente una progressione e valutarne l’entità, mentre poi possono essere dilazionati ogni 6-12 mesi, se la condizione è stabile e le lenti a contatto sono ben tollerate.